INGREDIENTI
- 70 grammi di tartufo nero
- sale qb
- 1 filetto di acciuga
- 1 spicchio di aglio
- olio extra vergine di oliva
Per la pasta:
- 300 grammi di farina tipo “0”
- 12 cl di acqua
- un pizzico di sale
PREPARAZIONE
Per mangiare un tacchino al tartufo bisogna essere in due: il tacchino e se stessi. Guy de Maupassant
<Ogni volta che mio padre mi diceva “andiamo a Terni”, facevo di tutto per non andarci, ma finiva sempre allo stesso modo…
Ottanta chilometri con l’Ape lungo la via Amerina! Un giorno ci fermammo a mangiare durante il viaggio, e ci portarono queste ciriole secche, rapprese, con questo tartufo che non sapeva di nulla. Vent’anni dopo ho portato mio padre a mangiare le vere ciriole con il tartufo in un ristorantino in Valnerina. Quella sera, papà si è ubriacato, tanto era felice!>
Su una tavola di legno stendete la farina, unite l’acqua, il sale e impastate fino a quando il composto non risulterà liscio e omogeneo. Stendete la pasta abbastanza spessa con il mattarello, mantenendo uno spessore di 4 mm. Circa. In una padella fate scaldare l’olio con l’acciuga e l’aglio, unite il tartufo nero tritato e lasciatelo in caldo per 20 minuti circa sul bordo di una piastra. Cuocete la pasta in abbondante acqua bollente salata e saltatela con la salsa di tartufo.
Gianfranco Vissani, La cucina delle feste. L’altro Vissani. – Rai Libri, 2017